Ci scrive Goombade Tokuchi Toua e ben volentieri pubblichiamo:
La Folgore Verano nacque nel 1951. E’ sempre stata una società con poche disponibilità economiche, le scarse entrate arrivavano da alcune ditte del paese, che fino alla fine degli anni ’80 erano in discreto numero e piuttosto floride. Poi con la crisi dei primissimi anni ’90 iniziarono a chiudere una dopo l’altra, trasformando Verano in un enorme dormitorio.

Ma la Folgore continuò a sopravvivere grazie alla buona volontà e alla passione di tutte quelle persone che ne facevano parte.
Quando dico questo penso ai magazzinieri, ai dirigenti, agli accompagnatori, agli allenatori, ai giocatori… tutta gente che non chiedeva nulla in cambio. Posso assicurare che da quando è nata questa società e fino alla fine degli anni ’90, le persone che hanno ricevuto una qualche forma di compenso in denaro si potrebbero contare sulle dita.
C’è gente che ci ha giocato una vita, che è stato allenatore delle giovanili e della prima squadra, tutto senza mai prendere una lira; gente che, quando gli è capitato di vincere dei campionati e avrebbe dovuto ricevere, miracolosamente, un premio vittoria, ha preferito lasciare i soldi in società per comprare maglie e attrezzature varie. Questo per dire che tipo di persone hanno sempre fatto parte della Folgore.

Poi, verso la finne degli anni ’90 entrò in società come sponsor “Servisan” (società fornitrice di materiale ospedaliero per numerosi ospedali un pò in tutta Italia) di Massimo De Salvo (attuale vice-presidente e amministratore delegato del NOVARA CALCIO, neo-promossa in serie A: detto terra-terra i soldi in grandissima parte nel Novara li mette lui), marito di una veranese. Anno dopo anno versò sempre più soldi nelle casse della società.
Perchè? Semplice: voleva aprire un’altra clinica (la sua terza se non erro, collegata al Policlinico di Monza, qui il link). C’era un’ampia area intorno al campo sportivo su cui poteva costruire la clinica, e fece un accordo con il sindaco di allora: per pochi soldi ottenne in gestione per 99 anni tutta l’area che a lui interessava.
Oltre alla clinica, in questi anni, su quell’area vennero costruiti anche un palazzetto, campi sintetici per il calcio a 5 e a 7, diversi spogliatoi, un bar e un ristorante. Veramente un bel centro sportivo (i cui introiti finiscono nelle sue tasche). Ovviamente anche il club ne beneficiò, con i soldi dello sponsor riuscì a salire fino in Eccellenza ed era ormai da 4-5 anni che lottava per passare in serie D.
L’area su cui si trova questo centro sportivo si trova sul confine tra i comuni di Verano e Carate.
Carate è sempre stato un paese più “ricco”: la Caratese ha sempre militato 1-2 di categorie più avanti della Folgore, ma si sa, tra confinanti la rivalità è sempre accesa, anche e soprattutto a livello di squadre giovanili che si affrontavano sempre, essendo sempre negli stessi gironi (quelle sì che erano partite… ho sempre perso ma ho sempre picchiato).
Non più tardi di un paio di anni fa, per colpa della crisi del 2007-2008, anche la Caratese iniziò ad affrontare grossi problemi finanziari, accumulando un deficit piuttosto alto (si vocifera oltre i 300 mila euro). L’anno scorso De Salvo ripianò il debito, consentendole di partecipare al campionato di serie D.
Perchè? Semplice: anche sul territorio di Carate, adiacente al nuovo centro sportivo di Verano e a quello di Carate, si trova un’area su cui vorrebbe costruire nuovi edifici (si parla di un albergo o comunque di un edificio con molti alloggi e altre costruzioni, su cui non sono riuscito ad ottenere molte informazioni). Anche in questo caso si vocifera [NdIorg. si vocifera, né?! non ci scrivano avvocati che ci offendiamo come Wikipedia] di un accordo col Comune: salvare la società di calcio in cambio di “carta bianca” su quell’area (ehi, non ci si deve stupire, siamo in Italia, una squadra di calcio in paese equivale a una fonte di acqua potabile in Sudan).

Risultato: il nostro si è ritrovato in mano 2 società nel raggio di 1.5 km. Non avendo nessuna intenzione di mantenerle entrambe, in Giugno c’è stata la “fusione“: la nuova società si chiama Folgore Caratese e parteciperà al campionato di serie D. Ovviamente questo fatto riguarda anche le giovanili: a un bel pò di ragazzini è stato detto: “quella è la porta, cercatevi una squadra“.
E questo è quanto.
Sia ben chiaro che non sto accusando nessuno di aver commesso alcun tipo di illecito, lungi da me. Anzi, tutto ciò che è stato fatto in questi ultimi anni, è servito ad abbellire il paese e a fornire ai residenti della zona e non, un centro davvero ben attrezzato.
Ciò che fa veramente rabbia è che qualcuno, per proprio tornaconto, si è arrogato il diritto di cancellare una storia.
Non aggiungo altro.
Tokuchi Toua
Tutte le romantiche foto della Folgore su flickr
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